la dieta dei carciofi, tre giorni a settimana per combattere la cellulite ed avere la pancia piatta

I carciofi sono ortaggi prettamente invernali ma, per fortuna, ci sono quelli surgelati e quindi la dieta si può fare in qualsiasi stagione. Il gusto è leggermente amarognolo ma, con gli opportuni accorgimenti, non lo è affatto. La presenza della cinarina nei carciofi è il suo punto di forza, una sostanza utile per depurare, disintossicare e proteggere il fegato.

In particolare la cinarina aiuta a rendere più fluida la bile che ha un ruolo di primo piano nella digestione dei grassi, abbassa il tasso di colesterolo e stimola il ricambio contrastando con efficacia gonfiori e cellulite.

I carciofi contengono molte fibre che contribuiscono a ripulire l’ organismo delle scorie e delle tossine accumulate nel periodo invernale. Il risultato è che la pancia si sgonfia e l’ ago della bilancia scende di almeno un paio di chili. I carciofi sono inoltre ricchi di ferro, hanno un buon valore nutritivo e forniscono poche calorie, gli altri preziosi elementi sono sodio, potassio, fosforo, calcio. C’ è tutto insomma.

Vi proponiamo una dieta ipocalorica a base di carciofi, ci sono anche le ricette per cucinare due semplici patti, veloci da fare.

DIETA IPOCALORICA – LA DIETA DEI CARCIOFI

PRIMO GIORNO
Colazione: 1 vasetto di yogurt magro, 1 spremuta di arancia, 1 tazza di tè
Spuntino: 1 fetta di ananas, 1 tazza di tè
Pranzo: 150 di salmone al cartoccio; carciofi all’ arancia, 1 mandarino
(Ricetta Carciofi all’ arancia: lessare 3 carciofi tagliati a fette per cinque minuti, dopo averli scolati passarli in padella con olio, aglio e il succo di mezza arancia; salare, pepare e far saltare a fuoco vivace i carciofi per un paio di minuti. Prima di servire aggiungere il resto dell’ arancia a fette)
Cena: 80 g di formaggio fresco magro, 1 piatto di carciofi cotti in padella con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva, aglio e prezzemolo, 1 mela al forno

SECONDO GIORNO
Colazione: 1 tazza di latte scremato con 1 cucchiaino di cacao magro
Spuntino: 1 vasetto di yogurt magro, 1 tazza di tè
Pranzo: 1 bistecca alla griglia, carciofi ripieni, 1 fetta di ananas(Ricetta Carciofi ripieni: Lessare 2 carciofi per un paio di minuti in acqua salata. Disporre i carciofi in una pirofila da forno. In una ciotola preparare 1 cucchiaio di pane grattugiato condito con 1 spicchio d’ aglio, 4 mandorle tritate, 1 manciata di prezzemolo, un cucchiaino d’ olio, sale e pepe. Riempire i carciofi e metterli in forno con mezzo bicchiere di acqua ed un filo di olio. Coprire con carta stagnola e cuocere per 15 minuti in forno a 180°. Togliere la stagnola e completare la cottura al forno per altri 5/10 minuti)
Spuntino: 1 coppetta di frutti di bosco, 1 tazza di tè
Cena: 1 piatto di minestrone, 150 g di filetti di sogliola o di platessa al vapore conditi con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva e succo di limone, 1 piatto di carciofi conditi con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva e succo di limone

TERZO GIORNO
Colazione: 1 frullato preparato con 1 banana e 1 arancia, 1 tazza di tè
Spuntino: 1 tazza di tè
Pranzo: 100 g di carpaccio di manzo con carciofi crudi condito con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva, 1 coppetta di macedonia
Spuntino: 1 vasetto di yogurt magro, 1 tazza di tè
Cena: 1 piatto di passato di verdura, 100 g di tonno al naturale, 1 piatto di carciofi cotti in padella con 1 cucchiaino di olio extravergine di oliva, aglio e prezzemolo

Alimenti che alleviano il mal di testa

Alimenti contro il mal di testa

Solitamente, quando si ha mal di testa non si prova appetito e si fa fatica ad alimentarsi normalmente. Questo perché l’organismo tende ad autodifendersi per espellere le tossine, evitando di introdurne di nuove con il cibo. Ecco quali sono le sostanze che possono aiutare a placare gli attacchi:

  • L’artiglio del diavolo e il ginkgo biloba. L’artiglio del diavolo è un rimedio efficacie per i mal di testa che derivano da tensione e dolore al collo, dovuti alla contrazione di muscoli. Il Ginkgo biloba invece, agirebbe su più fronti e in modo efficace contro l’emicrania, interrompendo l’onda di trasmissione nervosa che caratterizza l’attacco di emicrania.
  • Caffè e tè. Se il mal di testa deriva da cattiva digestione, le sostanze contenute in tè o caffè, ovveroteobromina e teofillina, possono venire in aiuto, basta non abusarne, per evitare l’effetto opposto. La caffeina sembra tenere a freno il dolore perché induce la costrizione dei vasi sanguigni cerebrali dilatati, ma quando i suoi livelli tendono a diminuire, i vasi si dilatano di nuovo, provocando un attacco di mal di testa più tremendo del precedente. Gli esperti suggeriscono per questo di non abusare di caffè, ma nemmeno di interrompere improvvisamente il rito della tazzina in quanto la brusca sospensione potrebbe indurre un imponente mal di testa.
  • Una zolletta di zucchero come rimedio. Le piante cefaliche sono piante calmanti che guariscono emicranie e mal di testa di origine nervosa; tra queste vi sono la lavanda, i fiori d’arancio, il serpillo, il tiglio, il timo, la pulsatilla, il limone e la valeriana. Per esempio, un rimedio veloce ed efficace può essere quello di mescolare insieme 10 grammi di essenza di menta e 10 grammi di tintura di radice di valeriana, prelevare 20 gocce circa e metterle su una zolletta di zucchero da sciogliere in bocca.
  • La dulcamara, il rosmarino e l’iperico, efficace persino contro il mal di testa da sbornia. La melissa e il tiglio sono efficaci nel combattere il mal di testa da stress. Così come le tisane a base di foglie di fragola o di lavanda.
  • Alimenti come zenzero e crusca di frumento, alimenti ricchi di grassi omega-3, verdure a foglia verde, germe di grano. La dieta ideale per chi soffre di mal di testa, prevedrebbe la suddivisione in piccoli pasti leggeri, che assicurano un buon apporto di calcio e magnesio, e l’assunzione di molta acqua.

Insonnia: 10 piante che ci aiutano a far dormire meglio

Il passaggio da una stagione all’altra rappresenta un periodo piuttosto critico per tutti coloro che soffrono di insonnia o che faticano ad ottenere un riposo soddisfacente durante le ore notturne. Fortunatamente dalla natura provengono numerosi aiuti in proposito, con particolare riferimento ad alcune piante utilizzate tradizionalmente dalla medicina naturale per conciliare il sonno e favorire un buon riposo. Ve ne consigliamo 10.

Esse possono essere raccolte e lasciate essiccare oppure acquistate in erboristeria, chiedendo allo stesso tempo indicazioni per lapreparazione dei decotti o degli infusi più adatti alla propria situazione.

1) Tiglio

Un infuso a base di tiglio, facilmente reperibile in erboristeria, rappresenta uno dei rimedi naturali ideali per conciliare il sonno. L’infuso di tiglio possiede infatti straordinarie proprietà calmanti e rilassanti, che contribuiscono a favorire un buon riposo e a distendere le tensioni. L’infuso di tiglio viene utilizzato tradizionalmente anche per la cura di raffreddore, febbre e influenza. Possiede inoltre un’azione antisettica ed antinfiammatoria, oltre a costituire un valido aiuto naturale per combattere l’insonnia.

2) Cipolla

cipolla-insonnia

La cipolla, considerata non soltanto come un ortaggio, ma come un vero e proprio medicinale naturale universalmente riconosciuto, possiede inaspettate proprietà che favoriscono un sonno migliore. Con la cipolla è infatti possibile realizzare un rimedio della nonna contro l’insonnia, che consiste nel posizionare mezza cipolla in un barattolo la cui apertura deve essere tenuta coperta con un telo o un fazzoletto. A questo punto ogni sera bisognerebbe provare ad inalare più volte l’aroma della cipolla prima di andare a dormire, per accelerare il sopraggiungere del momento di addormentarsi.

3) Camomilla

camomilla

La camomilla è probabilmente il rimedio naturale più conosciuto ed utilizzato per favorire il sonno e il rilassamento. Un infuso di camomilla bevuto prima di andare a dormire rilassa il corpo e la mente e aiuta a riposare meglio. Nell’antico Egitto la camomilla veniva considerata come unapianta sacra da offrire alle divinità, per ottenere il loro favore. La camomilla viene inoltre utilizzata per dare sollievo agli occhi arrossati e come tonico addolcente per la pelle del viso, sotto forma di semplice infuso.

4) Lampone

Il lampone è considerato uno degli alimenti in grado di favorire il buon riposo. Le stesse proprietà vengono attribuite all’infuso di foglie di lampone, che viene consigliato anche come rimedio naturale per favorire il travaglio. La medicina naturale ne esalta le proprietà astringenti e calmanti. L’estratto di lampone è considerato adatto nel caso si desideri regolarizzare la pressione sanguigna eccessivamente elevata.

5) Valeriana

La valeriana è ritenuta come un vero e proprio tranquillante naturale. E’ stata utilizzata comesonnifero tradizionalmente per più di 1000 anni, in assenza dei rimedi che la chimica odierna ci offre, spesso non privi di effetti collaterali. Le proprietà curative della valeriana sono racchiuse in modo particolare nella sua radice, che viene raccolta durante l’autunno e lasciata essiccare all’aria. La valeriana viene venduta in erboristeria sotto forma di radice essiccata per la preparazione di infusi o di estratto da utilizzare contro l’insonnia.

6) Enula campana

L’enula campana è una pianta erbacea perenne, dai fiori gialli, conosciuta fin dai tempi degli antichi romani sia come pianta medicinale che come erba aromatica da utilizzare in cucina. L’enula campana contiene naturalmente sali minerali e vitamina C. Presenta proprietà antibiotiche e antisettiche. Migliora la circolazione del sangue e contribuisce a contrastare la caduta dei capelli. E’ nota per la sua capacità di eliminare gli stati di irritabilità, inducendo tranquillità e favorendo il buon riposo. L’enula campana viene utilizzata in proposito per la preparazione di infusi e decotti. E’ possibile chiedere consigli sul suo impiego al proprio erborista di fiducia.

7) Lavanda

Il semplice profumo dei fiori di lavanda induce un senso di tranquillità e favorisce un buon sonno. Esistono in commercio acque alla lavanda naturali, prive di additivi industriali, da spruzzare nella camera da letto o sul cuscino prima di andare a dormire. E’ inoltre possibile lasciare cadere poche gocce di olio essenziale di lavanda su di un fazzoletto di stoffa da tenere sul comodino, in modo che il profumo che esso sprigionerà possa aiutarvi a dormire meglio. I fiori di lavanda possono essere raccolti e lasciati essiccare oppure acquistati in erboristeria per preparare infusi da assumere per favorire un buon sonno.

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8) Salvia

Dai fiori e dalle foglie di salvia, sia fresche che essiccate, è possibile preparare un decotto adatto a favorire il sonno e a combattere l’insonnia. Si tratta di un rimedio utilizzato tradizionalmente nella medicina naturale. Le foglie vengono raccolte solitamente nei mesi di maggio e di giugno, prima che avvenga la fioritura della pianta. La tarda primavera è infatti considerata come il periodo migliore per la loro raccolta. Il decotto e l’infuso di salvia fortificano l’organismo e favoriscono la digestione, oltre che il buon riposo.

9) Iperico

L‘iperico, anche noto con il nome di Erba di San Giovanni, viene utilizzato per realizzare infusi dal potere calmante e rilassante, per combattere l’insonnia e in caso di depressione. Il suo utilizzo prolungato dovrebbe essere effettuato sotto il controllo di un medico o di un erborista. Le suepotenzialità calmanti raddoppiano se esso viene associato all’assunzione di valeriana. L’iperico è considerato come un antivirale e un antidepressivo naturale molto efficace, soprattutto per quanto concerne le forme ansiose.

10) Calamo aromatico

Il calamo aromatico è una pianta erbacea originaria dell’Asia ed in seguito diffusasi in Europa. Le sue foglie, dal profumo di limone, nel Medioevo venivano cosparse sui pavimenti per profumare gli ambienti sprigionando il loro aroma quando venivano calpestate. Il calamo aromatico viene utilizzato in erboristeria per la preparazione di infusi dal potere rilassante e in grado di favorire il sonno. Ad esso vengono inoltre attribuite proprietà stimolanti benefiche per l’apparato gastro-intestinale.

Dadolata di pollo e patate con erbe aromatiche

Questa ricetta estremamente facile e leggera è pronta in poco più di mezzora. Le erbe aromatiche arricchiscono di sapore gli ingredienti semplici che costituiscono questo piatto che può essere accompagnato anche solo da una semplice insalata.

Dadolata di pollo e patate con erbe aromaticheIngredienti (per 4 persone):
400 g. di petto di pollo
600 g. di patate
un mazzetto di erbe aromatiche fresche (es.rosmarino, salvia, timo, alloro)
sale, pepe
olio extravergine d’oliva

Preparazione:
Sbucciate le patate e tagliatele a dadini piccoli.

Tagliate le patate a dadini

Versatele per cinque minuti in una pentola con abbondante acqua bollente e salata. Scolatele e fatele intiepidire in una terrina.
Tagliate a cubetti il petto di pollo eliminando eventuali parti grasse.

Tagliate a cubetti i l petto di pollo

Cospargete una padella con del sale fino e cuocetevi il pollo per circa dieci minuti a fiamma alta mescolando spesso con un cucchiaio di legno, poi mettetelo in un piatto.

Nella stessa padella fate scaldare un cucchiaio d’olio d’oliva, aggiungete le patate e cuocetele per circa dieci minuti senza mescolare, poi giratele delicatamente e proseguite la cottura per altri cinque minuti.
Nel frattempo tritate finemente le erbe aromatiche.
Unite il pollo alle patate, cospargete con il trito aromatico, riscaldate per qualche minuto e servite.

13 consigli alle mamme per tornare in forma

Hai partorito da poco e ti guardi allo specchio: avresti voglia di ritornare presto nei tuoi jeans, ma il bebè di energie te ne richiede parecchie, specie se allatti, e non è certo questo il momento di seguire un regime dimagrante. Il ‘segreto’ per sentirsi bene ed in forma, senza pesare troppo sulla bilancia, c’è: scegliere una dieta bilanciata, che associ nel modo ottimale i vari alimenti e che non ti faccia mancare i nutrienti indispensabili in questo periodo.

Ecco i consigli di base da seguire per tornare in forma:

1) Alimentazione varia e colorata e un giorno ‘di astinenza’ ogni due settimane

2) Abbasso la stanchezza!

Soprattutto nei primi giorni dopo il parto e soprattutto se si allatta il bebè, è facile essere sopraffatte dalla stanchezza. Il primo rimedio? Alimentarsi in modo completo e rinunciare a diete drastiche, che priverebbero l’organismo materno delle energie di cui in questo periodo ha tanto bisogno, sia per accudire il bebè che per produrre latte.

“Non si dimentichi che tante forme depressive possono insorgere proprio per la stanchezza e la sensazione di non riuscire a rispondere alle necessità del bebè: non è proprio il caso di farsi mancare il prezioso ‘carburante’ proveniente dall’alimentazione!” evidenzia Piuri.

3) Fai un colazione abbondante

Il primo ‘rifornimento’ bisogna farlo appena sveglie. Una colazione completa serve per stimolare il metabolismo e mantenerlo alto per le ore successive, prevenendo cali d’umore e fornendoci le giuste scorte di energia che ci consentiranno di affrontare con più grinta le faticose ore che ci attendono.

“Il nostro organismo non è diverso dall’organismo dei nostri avi primitivi, per i quali il problema principale era quello di morire di fame” sottolinea Piuri. “Svegliarsi la mattina senza avere la possibilità di mettere qualcosa sotto i denti attiva la parte più antica del nostro cervello generando, anche se inconsciamente, una profonda angoscia per paura di una carestia. Cominciare la giornata con una prima colazione davvero abbondante è invece il modo migliore per iniziare con il piede giusto”.

4) Carboidrati e proteine: sempre insieme

Sia a colazione che nei pasti successivi è fondamentale abbinare sempre carboidrati e proteine, che insieme garantiscono il corretto equilibrio glicemico (evitando ‘impennate’ degli zuccheri nel sangue), sostengono il tono muscolare e preservano l’elasticità dei tessuti, contrastando smagliature e rilassamento cutaneo.

5) Fai scorte di calcio e magnesio

Il latte materno è ricco di calcio e magnesio, quindi per produrlo la mamma attinge alle proprie riserve, che non devono mai andare in rosso. Dove trovarli? In acque minerali, formaggi, semi oleosi come i semi di sesamo, uova e cioccolato fondente. Il calcio e il magnesio sono indispensabili per mantenere ossa e denti sani e il loro bilanciamento è di grande importanza nel regolare la conduzione degli stimoli nervosi e nel modulare la risposta infiammatoria.

6) Omega 3 e omega 6: essenziali, in tutti i sensi

Sono gli acidi grassi polinsaturi, grassi ‘buoni’ che l’organismo non riesce a produrre da sé e proprio per questo sono denominati anche acidi grassi essenziali. Contribuiscono alla produzione del latte (che contiene una buona percentuale di acidi grassi polinsaturi), inoltre mantengono sane le membrane cellulari e sono quindi di grande importanza nel guidare la fisiologica crescita del bambino.

7) Zucchero? Meglio evitarlo

Quando si parla di alimenti energetici si pensa subito allo zucchero raffinato. “Che invece andrebbe limitato il più possibile, soprattutto a stomaco vuoto, perché aumenta notevolmente la glicemia e può provocare di riflesso una ipoglicemia reattiva che fa sentire stanche e depresse” consiglia Gabriele Piuri. “Se vogliamo concederci un peccato di gola, si può consumare un dolce a stomaco pieno, meglio se preparato con cereali integrali (come ad esempio una torta fatta in casa con farina integrale) che tiene a bada i picchi glicemici”.

8) Pratica attività fisica

Appena puoi, riprendi l’attività fisica, senza esagerare ma con costanza: va benissimo anche una semplice camminata quotidiana di mezz’ora-un’ora con la carrozzina, cercando, giorno dopo giorno, di aumentare gradualmente l’andatura. Muoversi consente di riassestare l’equilibrio del sistema osteo-articolare, specialmente a livello di schiena-bacino, che durante la gravidanza hanno sopportato i maggiori carichi. In più, l’attività fisica aumenta la tonicità muscolare, convertendo la massa grassa in massa magra ed aiutando il fisico a tornare in forma. Una regolare attività fisica è anche il modo migliore per prevenire la depressione post-partum, poiché libera endorfine, i neurotrasmettitori del benessere che aiutano a reagire al meglio a tutti i cambiamenti che l’arrivo di un bambino comporta.

9) Consigli specifici per la mamma che allatta

“Se i consigli finora dati sono validi per tutte le neomamme, le donne che allattano al seno il proprio bambino devono tener presente che durante l’allattamento, lo stato nutrizionale e la dieta della mamma posso influenzare la qualità e la quantità di latte prodotto: una restrizione calorica, anche se moderata, ne riduce il volume e in parte anche la composizione relativa dei nutrienti” specifica Valentina Chiozzi. “Inoltre il fabbisogno energetico e di nutrienti della donna che allatta è maggiore rispetto alla gravidanza ed è legato alla necessità sia di produrre il latte, sia di rifornire le scorte materne”.

10) Hai bisogno di 500 kcal in più

Di quanto deve aumentare l’apporto calorico? “Il National Research Council raccomanda un aumento di circa 500 kcal al giorno rispetto al fabbisogno energetico in gravidanza e un aumento della quota proteica di circa 17-20 gr al giorno (pari a circa 2 uova, una fettina da 100 gr di pollo o 100 gr di robiola)” rispende la Chiozzi. “Da aumentare anche le dosi giornaliere di calcio e vitamina D – 400 mg di calcio e 10 mg di vitamina D al giorno – per prevenire la demineralizzazione ossea materna”. Dove trovare la vitamina D? “Per sintetizzarla è sufficiente esporre viso e mani alla luce (anche semplicemente passeggiando con il passeggino nelle ore più calde della giornata)” risponde la Chiozzi. “Ci sono poi dei cibi naturalmente ricchi di vitamina D, come latte e yogurt soprattutto se interi, formaggi, uova, pesci grassi come salmone e sardine”.

11) Bevi di più

Durante l’allattamento l’assunzione di acqua dovrebbe superare abbondantemente i 2 litri: “non per far aumentare la quantità di latte prodotta, ma per mantenere il bilancio idrico della mamma e garantire una buona fluidità del latte” osserva la Chiozzi. Le acque migliori? Quelle a basso contenuto di sodio e con una concentrazione di nitrati inferiore ai 10 mg/l.

12) Cibi da evitare? Quando si allatta non ci sono cibi vietati a priori, tuttavia è bene fare attenzione a:

– cibi potenzialmente allergizzanti, ricchi di istamina o istamino-liberatori, come arachidi, crostacei, molluschi, cioccolata, fragole, selvaggina, dadi da brodo, alimenti conservati, formaggi molto fermentati.

“Questo non significa eliminarli completamente dalla dieta, ma consumarne una tipologia per volta ed una porzione per volta, in modo da verificare l’eventuale reattività di mamma e bambino” sottolinea Valentina Chiozzi;

– cibi piccanti, come peperoncino, pepe, noce moscata, curry, che possono dare al latte un aroma non gradito al bambino; ancora una volta basta provarne piccole quantità;

– alimenti che possono conferire al latte sapori sgradevoli, come cipolle, aglio, asparagi, cavoli, carciofi, funghi, ai quali comunque il bambino tende ad abituarsi con facilità. Anche in tal caso basta iniziare con quantità ridotte: non si dimentichi che il latte umano trasmette sostanze antigeniche al lattante e quindi è importante per farlo entrare in contatto con cibi e sapori diversi.

13) Caffè e alcolici

Durante l’allattamento sarebbe bene non consumare più di 1-2 tazzine di caffè al giorno, senza aggiunta di zucchero o dolcificanti e preferibilmente nella prima metà della giornata, per evitare interferenze con il sonno notturno; da evitare totalmente i super alcolici, mentre per vino e birra il limite da non superare è rispettivamente di 1 bicchiere o 1 lattina da 33cc (se proprio non se ne può fare a meno!).

Frittata con pancetta e asparagi

INGREDIENTI

INFORMAZIONI

  • 2 persone
  • 400 Kcal a porzione
  • difficoltà facile
  • pronta in 30 minuti
  • ricetta light
  • si può preparare in anticipo
  • si può mangiare fuori

PREPARAZIONE

  • Togliere dalla pancetta il grasso in eccesso.
  • Lavare accuratamente gli asparagi sotto acqua corrente, rimuovere la parte bianca del gambo, raschiarli con un coltello non troppo affilato facendo molta attenzione a non toccare le punte, fragili e delicate.
  • Tagliare i primi 2-3 cm di punta ed affettare il gambo a tondini di mezzo centimetro di spessore.
  • Scaldare il brodo.
  • Mettere in una padella l’olio, l’aglio e farlo ben dorare su fiamma vivace.
  • Unire la pancetta e farla ben rosolare.
  • Togliere l’aglio, unire gli asparagi, una macinata di pepe e far cuocere per qualche minuto a fiamma vivace.
  • Unire un mestolo di brodo vegetale, coprire e cuocere a fiamma media per 10 minuti circa. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo unire altro brodo vegetale.
  • Nel frattempo rompere le uova in una terrina e sbatterle con una forchetta, miscelandole assieme al Parmigiano grattugiato, un pizzico di sale ed una macinata di pepe.
  • Quando gli asparagi si saranno cotti, versare l’uovo. Lasciar cuocere la frittata da un lato controllandola con una paletta, quindi girarla e cuocerla dal secondo lato. Sarà pronta quando avrà assunto un bel color dorato/bruno.

STAGIONE

Marzo, aprile, maggio, giugno.

10 buoni motivi per mettersi a dieta

Dovete mettervi a dieta, ma non riuscite mai a portarla a termine? Purtroppo, fare una dieta è soprattutto una questione mentale: ci vogliono impegno, convinzione e tanta buona volontà per poter raggiungere i propri obiettivi. Dunque, non è soltanto importante l’alimentazione, il parere del nostro medico, padre, madre o fidanzato: il primo tassello fondamentale siamo noi. Una volta, però, entrati nell’ottica giusta, sarà più facile proseguire sulla retta via, in special modo dopo i primi risultati.

Seguire una corretta alimentazione è qualcosa che va fatto sempre e non soltanto quando si è “a dieta”, perché riprendere tutti i chili è una cosa da niente: un corretto stile di vita, quindi, è una filosofia di vita che non dovremmo mai abbandonare e mantenere per tutto l’arco della nostra esistenza. Per cercare di riuscire in questo intento, è importante cercare di aggrapparsi ad un’idea – personale, a seconda dei casi – per essere in grado di resistere alle tentazioni con successo e per non scoraggiarci, quando non si ottengono subito i risultati sperati. DietaLand ci aiuta ed ecco, quindi, 10 motivi da tenere bene a mente durante la nostra strada verso il successo (perché è solo questione di tempo):
1. Dobbiamo farlo per sentirci bene con noi stessi
L’autostima è fondamentale, perché dà maggiore sicurezza in tutti gli ambiti della vita.

2. Dobbiamo farlo per raggiungere un obiettivo sportivo
Magari, vogliamo ottenere un certo risultato, ma tra noi ed un determinato traguardo ci sono dei chili in più.

3. Dobbiamo farlo per ritrovare la nostra forma fisica
Facciamo fatica a fare tutto, perché siamo appesantiti e vogliamo, quindi, ritrovare il perduto benessere.

4. Dobbiamo farlo per proteggere la nostra salute
Già… perché i chili di troppo è risaputo che possono portare a problemi di cuore non di poco conto, a colesterolo alto, diabete, obesità e, ovviamente, ad un’aspettativa di vita più breve.

5. Dobbiamo farlo perché vogliamo un bambino
Se vogliamo avere un figlio, una dieta equilibrata può aiutare la fertilità.

6. Dobbiamo farlo per non essere costretti a cambiare il guardaroba
Sì, perché è sempre meglio perdere peso e riutilizzare tutti gli abiti che abbiamo, piuttosto che dover ricomprare tutto da zero.

7. Dobbiamo farlo per dare l’esempio a qualcuno
Magari a nostro figlio, ma anche ad un genitore a cui vogliamo far vedere che, con buona volontà, si possono ottenere degli ottimi risultati.

8. Dobbiamo farlo per conquistare il partner
Non siamo in forma ed esserlo, certamente, ci dà più possibilità di successo nella conquista – o riconquista – di un uomo o una donna.

9. Dobbiamo farlo per imparare un nuovo stile di vita
Verdura e frutta sono nostri alleati e vi sono moltissime gustose ricette da poter sperimentare: via, dunque, a grassi e calorie e diamoci sotto con i cibi sani, buoni ed amici della bilancia.

10. Dobbiamo farlo per i nostri esami del sangue
Siamo stati dal dottore ed i valori sono altissimi, per cui basta rischiare grosso ed iniziamo, più che una “dieta”, un nuovo stile di vita basato su un’alimentazione sana, nutriente, buona e leggera.

Barchette di peperoni, cotto e sottiletta

Le barchette di peperone, cotto e sottiletta sono un secondo piatto preparato con ingredienti molto semplici, ma dal sapore particolare e ben armonizzati tra loro.

Le barchette di peperone, cotto e sottiletta sono un ottimo secondo piatto leggero poichè il peperone viene gustato senza pelle, il che lo rende più digeribile.

Le barchette di peperone, cotto e sottiletta si possono gustare anche come antipasto, nel qual caso dimezzarne le dosi.

INGREDIENTI

INFORMAZIONI

  • 2 persone
  • 300 Kcal a porzione
  • difficoltà facile
  • pronta in 1 ora
  • ricetta light
  • si può preparare in anticipo
  • si può mangiare fuori

PREPARAZIONE

  • Preriscaldare il forno accendendo solo il grill.
  • Lavare i peperoni sotto acqua fresca corrente e disporli in una teglia, quindi metterli nel forno a una ventina di centimetri dalle resistenze superiori.
  • Farli rosolare da tutti i lati fintanto che non si saranno sbruciacchiati. Non eccedere nella cottura, altrimenti la polpa tende a disidratarsi e assottigliarsi troppo.
  • Quando sono pronti metterli in un piatto e coprirli con una ciotola rovesciata. Lasciarli così riposare per 5 minuti. In questo modo si spelleranno meglio.
  • Pelare ogni peperone, togliere il torsolo e aprirli a metà. Rimuovere i filamenti bianchi e i semi.
  • Ricavati i 4 grossi filetti, disporli su un tagliere per condirli.
  • Salare leggermente in superficie, distribuire le fettine di prosciutto cotto sgrassato, le sottilette (mezza per ogni filetto) e fermare le estremità con due stuzzicadenti per cercare di raccogliere il ripieno.
  • Preparate tutte le barchette metterle in una pirofila leggermente unta d’olio, unire una macinata di pepe ed infornare a 200° C per 5 minuti circa, fintanto che la sottiletta non è ben fusa.

STAGIONE

Giugno, luglio, agosto, settembre.

Filetti di merluzzo al vino

INGREDIENTI

INFORMAZIONI

  • 2 persone
  • 300 Kcal a porzione
  • difficoltà facile
  • pronta in 30 minuti
  • ricetta light
  • si può preparare in anticipo

PREPARAZIONE

  • Sciacquare i filetti di merluzzo sotto acqua fresca corrente e tamponarli con carta da cucina.
  • Lavare il rosmarino, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere.
  • Mettere in una capace padella l’olio e l’aglio spellato. Portarla sul fuoco e far soffriggere l’aglio a fiamma vivace, quindi toglierlo.
  • Unire i filetti di merluzzo e cuocerli per un paio di minuti dal primo lato, quindi girarli e farli cuocere altrettanto sul secondo lato.
  • Unire il vino, il rosmarino tritato, una macinata di pepe, un pizzico di sale e cuocere a fiamma media finchè il vino non sarà evaporato e il fondo di cottura ristretto. Occorreranno 5-6 minuti circa. Di tanto in tanto raccogliere un po’ di fondo di cottura con un cucchiaio e versarlo sui filetti.
  • Servire.

CONTORNO DI ABBINAMENTO IDEALE

Insalata fresca a piacere, ottimo con la belga.

STAGIONE

Ricetta per tutte le stagioni

Frappè alla frutta

INGREDIENTI

  • 50 g di banane o altra frutta fresca a piacere
  • 150 ml di latte fresco intero
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 50 g di gelato alla panna o alla vaniglia

INFORMAZIONI

  • 1 persone
  • 255 Kcal a porzione
  • difficoltà facile
  • pronta in 15 minuti
  • ricetta vegetariana
  • ricetta light

PREPARAZIONE

  • Lavare la frutta (se necessario), pulirla e metterla nel frullatore a pezzi.
  • Unire il latte, lo zucchero ed il gelato.
  • Frullare fintanto che il composto non assume un aspetto spumoso e omogeneo.

STAGIONE

Ricetta per tutte le stagioni.